“Il dirigente scolastico, nella logica dell’autonomia riconosciuta alle istituzioni scolastiche, è il garante delle opportunità formative offerte e dei servizi erogati ed è colui che attiva ogni possibile iniziativa affinché il diritto allo studio di tutti e di ciascuno si realizzi […]. Sulla base dell’autonoma responsabilità nella gestione delle risorse umane della scuola, il dirigente scolastico potrà valutare l’opportunità di assegnare docenti curricolari con competenza nei DSA in classi ove sono presenti alunni con tale tipologia di disturbi.(Linee Guida, p. 22).
Il dirigente scolastico è garante del raggiungimento del successo formativo dei suoi alunni/studenti e deve promuovere tutti gli interventi per assicurare la qualità dei processi formativi e la collaborazione delle risorse culturali, professionali, sociali ed economiche del territorio, per l’attuazione del diritto all’apprendimento da parte di tutti, nonché per garantire la libertà di insegnamento dei docenti e di scelta educativa delle famiglie.
Il dirigente scolastico è responsabile delle opportunità formative offerte e dei servizi erogati, pertanto deve attivare ogni iniziativa utile alla realizzazione del diritto allo studio e a rendere operative le indicazioni condivise con organi collegiali e famiglie, tra le quali:
In particolare il Dirigente Scolastico:
Gestisce le risorse umane e strumentali e assegna i docenti curricolari con competenza nei DSA in classi ove siano presenti alunni con tale tipologia di disturbi |
Stimola, promuove e cura le iniziative da attuarsi di concerto con le componenti scolastiche per rendere operative le procedure (condivise con Organi collegiali e famiglie) e controlla che siano attuate |
Predispone, con il referente, su delibera del Collegio docenti, procedure e modalità di screening per individuare eventuali casi di DSA e per trasmettere i risultati alle famiglie con apposita comunicazione |
Predispone le modalità per la consegna e la conservazione della documentazione protocollata della diagnosi, anche in base alla normativa sulla privacy e controlla che la documentazione acquisita sia condivisa da tutti i docenti del Consiglio di classe |
Nomina e presiede il GLI (Gruppo di lavoro per l’inclusione), che deve rilevare gli alunni con bisogni educativi speciali (BES) presenti nella scuola, documentare e verificare gli interventi didattico-educativi già attuati, elaborare una proposta di Piano Annuale per l’Inclusione (PAI), monitorare gli alunni con DSA/BES presenti nell’istituto e inviare all’USR per l’assegnazione definitiva delle risorse funzionali |
Presiede i Consigli di classe a cui spetta il compito di valutare la necessità di un PDP per un alunno in difficoltà |
Promuove l’intensificazione dei rapporti tra docenti e famiglie di ragazzi DSA e garantisce che il PDP sia condiviso con i docenti, la famiglia, lo studente ed eventualmente i servizi sanitari |
Verifica, insieme al referente, i tempi di compilazione del PDP (entro tre mesi dalla ricezione della diagnosi), controlla la sua attuazione e il monitoraggio in itinere. |
Attiva il monitoraggio relativo a tutte le azioni messe in atto, al fine di favorire la riproduzione di buone pratiche od apportare eventuali modifiche |
Assicura il coordinamento delle azioni (tempi, modalità, finanziamenti) di progetti mirati all’inclusione, anche in rapporto con altre realtà formative territoriali |
Promuove un dibattito costruttivo per salvare le pratiche di buona valenza pedagogica perché l’inclusione implica una pedagogia di comunità. |
Per la realizzazione degli obiettivi scritti sopra, il Dirigente potrà avvalersi della collaborazione di un docente (referente o funzione strumentale) con compiti di informazione, consulenza e coordinamento.
In questa fase di passaggio ad una scuola inclusiva, più aderente alle esigenze di una società moderna sempre più complessa, il ruolo del Dirigente Scolastico è fondamentale e i suoi compiti di direzione si rivestono di una specifica dimensione culturale e pedagogica.